Benvenuti su www.nonsoloovada.it!

Piero Biorci.


Articolo n. 137 - Pubblicato su "La Provincia di Alessandria" del Gennaio-Dicembre 1991

 Biorci Che dire più di quanto è già stato detto dagli innumerevoli critici, commentatori ed estimatori di quel poliedrico ed eclettico maestro di luce e di colore che è Piero Biorci, nell'arco ultraventennale della sua estrosa attività artistica? Anni or sono, quando Biorci era all'inizio della sua carriera e si dilettava ancora a ritrarre panoramiche distese di campi geometricamente riquadrati da filari di gelsi, io lo definii, un poco banalmente, il cantore dei moroni. I gelsi, con i loro bianchi frutti (appunto i moroni) turgidi e succulenti che, ancora anni fa costellavano i nostri campi di grano e davano nutrimenti e vita a quell' incomparabile filugello aureo filatore di seta, oggi sono completamente scomparsi dalle nostre campagne. E a Biorci dobbiamo il loro ricordo, come al nostro artista i gelsi hanno aperto una corsa fortunata verso il successo.
 Biorci Biorci è, oltre tutto, un pittore di rimembranze liete e gioiose, un vedutista chiaro, vivo ed immediato; le trasparenti acque del Bormida, nella serenità del placido paesaggio, gli innevati orizzonti invernali, l'isolata staticità del gelso solitario, il fascino dei tetti, dei rustici e dei cortili della sua Rivalta e di Ovada, sempre assolati e brillanti di colore e di luce, memorizzano, nello spirito del pittore, ancestrali visioni legate alla sua ubertosa terra natale e ne fanno un sognatore splendido che ripropone, nella rilucente tavolozza dei suoi colori, l' imperituro messaggio che ci viene dalla Creazione.
Nulla diciamo delle sue tecniche, dei suoi metodi, delle sue ascendenze artistiche; i suoi quadri sono lì, parlanti e docenti per chi ne sa meno e più di noi. Lasciamo agli esperti questo compito.
L' uomo è modesto, schivo, quasi riluttante a mettersi in luce ed in mostra. I suoi quadri parlano per lui e di lui ci dicono tutto.

|
|
|