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Araldica Nostrana: La 'stirpe' dei Bonelli.


Articolo n. 123 - Pubblicato su "Il Gazzettino Sampierdarenese" del 28 Febbraio 1990

 Bonelli Molte stirpi nobiliari in origine, oggi oscure e sconosciute, debbono la loro decadenza in notorietà perchè i secoli trascorsi hanno irrimediabilmente sconvolto le situazioni originarie. Vi sono stati trasferimenti di individui e famiglie in luoghi lontani dalla sede primitiva, sono stati consumati patrimoni considerevoli come altri se ne sono formati ex novo, si è affievolito il ricordo delle generazioni precedenti e, più che altro, le parentele si sono estremamente dilatate da rendere tra loro sconosciuti gli appartenenti ad uno stesso cognome. E' questo un discorso lungo e complicato che non lo si può svolgere nello spazio di un semplice articolo di nozionismo araldico.
I Bonelli sono un' antichissima prosapia che ha radici accertate fin dall'Alto Medioevo. G.B. di Crollalanza nella sua ponderosa opera sulle famiglie italiane, ci segnala ben sei casati di Bonelli: quello di Barletta, del quale si hanno notizie fin dal X secolo; di Tolentino, ascritto al patriziato tolentinese nel 1232; di Saluzzo, risalente al 1270; di Lodi ed infine di Alessandria e di Roma, che sono i più noti. Lo Spreti, più moderno e recente, che scrive quando l'ordinamento rarldico ed i riconoscimenti dello Stato unitario italiano sono ormai definiti, ci segnala soltanto un paio di casati di questo cognome. Gli stemmi di queste famiglie hanno in comune quasi tutti la banda che può essere ondata o meno. Le figure sono diverse e particolari per ogni singolo casato, ma il bue passate di rosso è la figura che maggiormente si distingue nelle casate più note. I Bonelli romani discendenti del ramo alessandrino furono illustrati da Fra Michele Bonelli, domenicano, detto 'Il Cardinale Alessandrino' (Bosco 1541 - Roma 1598). Nipote del Pontefice San Pio V che lo insignì della porpora cardinalizia a soli 25 anni, fu Legato in Francia, Spagna e Portogallo, contribuendo al rafforzamento della Lega contro i Turchi che sortì nella vittoria Cristiana di Lepanto. Occupò sempre cariche importanti ed ebbe larga influenza nella politica papale. E' sepolto in Santa Maria sopra Minerva in Roma ed il suo stemma cardinalizio lo si può ancora oggi ammirare sulla facciata della chiesa di Santa Croce in Bosco Marengo. Di questo ramo furono parecchi i personaggi che si distinsero e che furono nobilitati da titoli principeschi e ducali. Il Ferrari di Brignano annota questo casato fra gli antichi decurionali di Alessandria. Altre famiglie di questo nome furono nobili e cospicue in Sicilia, nelle Puglie e in San Marino.
Per quanto riguarda i Bonelli di Liguria, le loro notizie risalgono molto indietro nel tempo e, a quanto ci dice il Grillo, già nel 1171 e nel 1181 troviamo i Bonelli firmatari in importanti trattati e convenzioni commerciali. Sono inoltre segnalati già fin dal 1508 nella parrocchia di Maissana e nel 1638 in quella dei Giovi. Segnaliamo brevemente alcuni personaggi che si distinsero di questo cognome. Camillo Bonelli, Giureconsulto (S. Marino 1550 - 1633). Fu otto volte Capitano reggente e spesso curò all'estero gli interessi della piccola repubblica. Progettò il Codice Civile e criminale di S.Marino e lasciò numerose opere di carattere legale. Franco Andrea Bonelli, naturalista (Cuneo 1784 - Torino 1830). Gustavo Bonelli, Giureconsulto (Perugia 1853 - Roma 1926). Luigi Bonelli, orientalista (Brescia 1865 - Roma 1947).
Lo stemma dei Bonelli di Roma ed Alessandria di solito è inquartato con quello di Papa Pio V Ghisleri, che è bandato d'argento e d'azzurro.

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