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Araldica Nostrana - La stirpe dei Campanella.


Articolo n. 112 - Pubblicato su "l Gazzettino Sampierdarenese" del Novembre-Dicembre 1988

 Campanella Dovendo parlare di questo casato e del relativo cognome non si può fare a meno di citare il più che famoso scrittore e filosofo Tommaso Campanella (Stilo di Calabria 1568 - Parigi 1639) che così evidentemente lo illustrò fra i secoli XVI e XVII. Abbandonò il proprio nome di Giovanni Domenico quando, adolescente, entrò nell'Ordine Domenicano dedicandosi con ardore allo studio delle discipline filosofiche e scientifiche. Permeato del pensiero del Telesio, si trovò quasi sempre in contrasto con le Autorità Ecclesiastiche e fu non poche volte incarcerato e processato per le sue idee. Per oltre vent'anni fu prigioniero per ribellione ed eresia. Ottenuta la libertà per intercessione di Urbano VIII ma osteggiato dal governo spagnolo e da alcuni cardinali dovette abbandonare l'Italia e rifugiarsi a Parigi, dove fu accolto in quella capitale con favore da scienziati, pensatori e letterati e dove potè occuparsi della pubblicazione delle proprie opere. Tutto il pensiero del Campanella tende all'istituzione di nuovi rapporti tra fede, ragione e scienza. La sua opera più famosa è "La città del Sole", in cui espone il suo pensiero politico: l'istituzione di una repubblica ideale, naturalistica, teocratica, comunistica. Tra le sue moltissime altre opere ricordiamo le più importanti: "Metaphisica", "De sensu rerum", "Universalis Philosophia" e moltissime altre fra le quali molte importanti poesie.
I Campanella, secondo il Crollalanza, sono originari di Calabria e lo stesso autore ci ricorda uno Stefano, Vescovo di Mileto nel 1139 e un Soffrido, Vescovo di Cassano nel 1161. Altri Campanella citati dal Crollalanza sono: Paolo, Vescovo di Pozzuoli e Giovanni, Vescovo di Minervino nel 1475. Un Francesco fu Uditore e consigliere del Gran Capitano Consalvo di Cordoba. Anche in Puglia fiorirono i Campanella e l'arma parlante "d'azzurro alla punta d'argento caricata di una campanella del campo battagliata di nero" è appunto quella del ramo di Putignano.
Ma anche in Liguria questo casato è presente già fin dal 1232. Infatti il Grillo, in quell'anno, li ritrova nella parrocchia di San Biagio e, nel 1311, in quella di Quarto.
Non che sia un cognome molto comune. Il De Felice lo annnota come una variante alterata e derivata di Campana. Distribuito con una certa frequenza in tutta Italia, con punte massime in Liguria per Campanella. Ha basi di formazione diverse, nomi e soprannomi formati e derivanti da Campana, come nome di mestiere da Campanaro oppure di residenza o provenienza da toponimi frequenti in tutta Italia.
Notevole in Liguria è la figura del patriota risorgimentale Federico Campanella (Genova 1804 - Firenze 1884). Amico di Mazzini, fu uno dei fondatori del primo comitato genovese della Giovane Italia. Perseguitato dalle autorità, visse lunghi anni in esilio in Svizzera, a Malta, in Grecia, a Londra e a Parigi, dando lezioni di italiano e di latino per avere di che vivere. Partecipò all'insurrezione di Genova del 1849 e diresse "Il Dovere". Si staccò da Mazzini, capeggiò la Massoneria e con il Quadrio ed il Saffi formò il Triumvirato repubblicano.

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