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Araldica Nostrana: Casanova.


Articolo n. 56 - Pubblicato su "Il Gazzettino Sampierdarenese" del 24 Febbraio 1980

 Casanova E' un cognome molto diffuso, che troviamo un poco dappertutto, anche come toponimo. Il De Camelis lo pone tra i "significativi", in quanto di comune ed evidente significazione. Le sue origini sono varie e diverse. Nei tempi antichi e particolarmente nel Medioevo, il cognome Casanova ed anche Cà Nova o Canova veniva dato sovente ai figli illegittimi non riconosciuti, particolarmente se questi erano frutto di relazioni adulterine di persone di qualche importanza. Si evitava così di bollare l'individuo con un nome che ne avesse svelato i non regolari natali e, nello stesso tempo, gli si augurava e lo si designava già come il fondatore di una nuova casa. Lo Scorza ci propone questa tesi quando si riferisce ai Casanova discendenti dei Signori di Lavagna (Fieschi).
Nelle regioni italiane le famiglie di questo cognome sono numerose e non ci sentiamo di dire che fra di esse esista affinità o parentela, nè che tutte derivino da un fondatore di una Casa Nuova. Il Crollalanza ci segnala diversi casati di questo cognome in Emilia e nel Milanese ma noi, facendo un veloce raffronto sui blasoni, troviamo che l'unica famiglia che abbia qualche affinità, almeno sullo stemma, con gli omonimi casati liguri, è quella dei Casanova di Civate, che porta inquartato, con altre armi, il quarto: 'd'azzurro alla casa d'argento, aperta e finestrata di nero e tegolata di rosso'. Un Casanova di questo ramo fondò il monastero di San Nicolao di Piona sul lago di Como e fu Priore dei Cluniacensi che ne presero il governo. Citiamo, a titolo di cronaca, di questo cognome il famoso Giacomo (1725-1798) avventuriero di fama internazionale, il pittore ed incisore Francesco Giuseppe Casanova (1727-1802) ed infine, per i Canova, lo scultore Antonio (1757-1821).
 Casanova Ma, tornando a quelli liguri, lo Scorza, già citato, ci fa sapere che oltre ai discendenti dei Signori di Lavagna, altri Casanova vennero in Genova dalla Valle Polcevera. Il Grillo trova già nominato, nel 1188, un Casanova Console di Genova che giura i Patti con Pisa; altri di questo nome trova nei registri parrocchiali di Terralba nel 1257 e di Zoagli nel 1261 e li pone inoltre tra le famiglie eminenti di Cornigliano. Un Fra Tomaso di famiglia Casanova fu precettore della Commenda di S.Giovanni di Pré dell'Ordine di Malta in Genova nel 1336 e Geronima Casanova, nel XVI secolo, si distinse come cospicua benefattrice dell'Albergo dei Poveri.
I Casanova discendenti dei Conti di Lavagna si estinsero, almeno nei rami principali, nel XVI secolo ma, nel 1528, ben 26 individui di questo cognome li troviamo ascritti nel Sauli, talvolta anche come Canova ('Casanova sive Canova') ed anche nell' Albergo Cicala, sempre nel 1528, troviamo questo casato. Questo ci dimostra che di tale nome almeno una decina di famiglie erano presenti in Genova e nel Genovesato in quell'epoca e che la loro notorietà ed importanza (mercantile o civica) era tale da ritenerle idonee per l'ascrizione sul Libro d'Oro della Repubblica. Durante la Reggenza Provvisoria di Genova del 1800, sotto gli Austriaci, Girolamo Casanova fece parte del Magistrato dei Conservatori del Mare. Nel 1846 il Cav. Nicolò Casanova, Decurione della Città di Genova, era Console di Svezia e Norvegia e, nello stesso anno, l'Avvocato Lorenzo Casanova ed il letterato Luigi Casanova contribuirono alla realizzazione dell' opera del Padre Luigi Grillo sulle biografie dei Liguri illustri.
Nel XIX secolo, in Sampierdarena, i Casanova si distinsero come capaci armatori di legno a vela e valentissimi capitani di mare. Armi: Discendenti dei Signori di Lavagna: Di rosso a due fascie d'argento. Altri rami: D'azzurro a tre casette d'argento tegolate di rosso, poste due e una.

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