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Dal lontano Centro America un libro che ci ricorda Ovada.


Articolo n. 35 - Pubblicato su "Voce Fraterna" del Marzo 1974.

Un libro scritto in spagnolo, stampato in El Salvador, dedicato in parte alla gioventù di quel Paese ed edito dal Ministero dell' Educazione di quello Stato, dove si parli della nostra città e se ne parli non come semplice riferimento geografico, ma con espressioni di vivissimo ed amorevole ricordo, non può che sorprenderci ed inorgoglirci.
'Asi fue mi vida' di Carlos Alberto Siri è un libro di ricordi; ricordi di gioventù, 'souvenirs' di un'epoca passata, di un tempo trascorso dall'autore in Ovada nel primo ventennio di questo secolo, quando la nostra città non era che un grosso paese agricolo adagiato sulle sue tradizioni antiche, un pò pigro ed indolente sotto il sole delle sue calde estati, chiuso e riservato dentro il limitato orizzonte dei suoi circoli familiari durante i rigidi e nevosi inverni. L'autore ha avuto la mano felice nel farcene un quadro di costume e d'epoca. I personaggi che ci descrive vengono fuori vivi e parlanti come se fossero attuali, l'ambiente ovadese di circa sessant'anni or sono ci si svela, man mano che si prosegue nella lettura, con tutti i suoi chiaroscuri che compongono l'assieme dell'affresco vivace e paesano. Il ragazzo tredicenne di allora, osservatore acuto e ritensivo, ha scolpito nella sua mente quello che l' uomo Siri di oggi, scrittore affermato e statista, non ha dimenticato.
Particolare rilievo l'autore dedica ai suoi educatori, i Padri Scolopi, che ricorda tutti con filiale devozione. Non dimentica la paterna figura di Don Salvi, colorita con aneddoti che ne fanno risaltare la sua umanissima bontà. Si sofferma su figure note e caratteristiche di Ovada di allora e ce le illustra con gioviale bonomia. Non scorda usi e costumi di quell'epoca, le feste paesane e le solennità religiose nelle quali il vibrante concerto sonoro delle campane ovadesi lo lasciava frastornato ed attonito (1). E, da tutto questo insieme, traspare l'amore profondo che il Siri nutre tuttora per l'Ovada che fu dei suoi avi.
Il Prof. Agostino Sciutto, che ha curato una bella recensione di questo simpatico libro sul giornale 'L'Ancora' di Acqui, giustamente definisce lo stile del Siri 'romantico deamicisiano', la descrizione del paesaggio ovadese di quel tempo 'una pittura segantiniana' e ci presenta l'autore, in Ovada lontano dalla sua terra, come un 'Ulisse sempre vago di novità ma sempre teso alla Patria diletta'.
Bastano queste parole per esprimere tutto il valore letterario e sentimentale del libro.
Auguriamoci che una traduzione accurata porti presto nelle case ovadesi quest'opera così bella e così piena di gentile nostalgia per la nostra città.

Carlos Alberto Siri: 'Asi fue mi vida'
Min. de Educacion - Dir. Gen. de Cultura - Dir. de Publicaciones
San Salvador - El Salvador C.A. 1972.


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NOTE del curatore:

1) Mi ricordo Carlos Alberto Siri come un distinto signore dai capelli tutti bianchi che, ritornato in Ovada dopo tanto tempo, la percorreva in lungo ed in largo cercando di ritrovare le tracce di quello che aveva lasciato. E quando è ritornato al suo paese, San Salvador, mi ha chiesto un grande favore: registrargli una cassetta con il suono delle campane delle chiese di Ovada, in modo da poter portare con sè il ricordo di quel suono di campane che così profondamente lo aveva colpito in gioventù.

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