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Il Maestro Pietro Peloso e un'Ode a S.Paolo della Croce.


Articolo n. 34 - Pubblicato su "Voce Fraterna" del Marzo 1974.

La poesia che si riporta più sotto mi da lo spunto per mettere brevemente in luce una figura di musicista ovadese un pò dimenticata e quasi sconosciuta ai suoi concittadini di oggi: il Maestro Pietro Peloso. Nato nel 1842 da distinta ed agiata famiglia (era figlio di Giovanni Battista, ricco commerciante in tessuti, e di Rosa Gilardini, sorella di Francesco Gilardini), fu indirizzato agli studi classici, che compì presso i Padri Scolopi di Ovada. Entusiasta di musica fin dalla sua più tenera età (si dilettava sul pianoforte di casa), fu inviato a studiare organo presso il maestro Pozzolo di Vercelli. Da questi potè apprendere così bene le migliori tecniche del difficoltoso strumento e la complessa arte della composizione musicale che potè uguagliare, se non superare, poi, lo stesso maestro. Ritornato in Ovada nella casa paterna, sita nell'allora Contrada Castello, fu nominato organista della parrocchiale e, per qualche tempo, anche direttore del Corpo Bandistico cittadino. Compositore validissimo ed estroso, scrisse moltissima musica sacra, fra la quale spiccano bellissimi 'Tantum Ergo' deliziosi Motetti e diverse melodiose messe a tre voci, che venivano eseguite dalla Schola Cantorum parrocchiale del tempo, e che furono riprese poi e riportate in luce dal compianto sacerdote Don Alessandro Buffa, direttore della Schola in tempi più recenti. Considerato uno dei migliori organisti della nostra Provincia, eseguì concerti d'organo in svariate città piemontesi e liguri. Si dilettava anche di poesia in lingua, come vediamo da quella sotto riportata, che si può certamente a lui attribuire, essendosi trovato l'originale manoscritto tra le sue carte, e scriveva inoltre gustosi sonetti in vernacolo ovadese antico che mi propongo di pubblicare in seguito. Uomo pio, buono e religiosissimo, fece parte ininterrottamente della Fabbriceria Parrocchiale, dove il suo consiglio era sentito ed apprezzato. A lui dobbiamo la musica del solenne Inno di San Paolo della Croce, che tuttora si canta nella nostra città e diocesi. Morì in Ovada il 26 dicembre 1914, compianto da tutti coloro che lo avevano conosciuto e da tutti quelli ai quali aveva fatto del bene.


A San Paolo della Croce Ovadese - Ode

Dal Ciel Beato Paolo
Dolce e pietoso a noi
Volgi li sguardi tuoi
Che ricorriamo a te

Dal Sommo Eterno Iddio
Perdon per tanti mali
Noi miseri mortali
Speriamo per Tua mercé

L'infermo in Te confida
Il misero e il dolente
Al pio all'innocente
Ti mostra protettor

Già tanto in terra o Paolo
Di caritade ardesti
Deh! quella stessa appresti
A tutti i peccator

Così di vero amore
Ardendo verso Dio
Porrà grazioso e pio
Ai loro falli un vel

De' tuoi Concittadini
Fedeli a Te devoti
Son tutti questi i voti
che fan salire al Ciel

D'ognun le preci ascolta
O Paolo, e benchè indegno
Lo benedici in segno
Del tuo paterno amor

Che se alle proprie case
Ora tornar ne vedi
Vorrem lasciar ai piedi
della Tua imago il cuor.

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