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Paolo Peloso..


Articolo n. 17 - Pubblicato su "La Provincia di Alessandria" nel Maggio-Giugno 1969.

 Paolo Peloso Con il recente successo al Teatro "alla Scala" con i balletti di Ciaikowski, si è completamente affermato il nostro concittadino e valentissimo Direttore d'Orchestra Maestro Paolo Peloso.
Lo conosciamo tutti ed è superfluo qui trattarne una particolare biografia. Giovane di ingegno brillante e di una squisita sensibilità musicale, Paolo Peloso è un artista che ha saputo imporsi e farsi strada; imporsi con la disciplina dello studio e della preparazione e farsi strada per la sua valentia di direttore, il suo carattere buono e cordiale, la sua modestia e generosità d'animo.
Diplomato al Conservatorio Paganini di Genova nel 1952 a soli vent'anni e perfezionatosi per la direzione orchestrale all' Accademia Chigiana di Siena sotto la guida del maestro Alceo Galliera, direttore di varie stagioni liriche nei grandi teatri italiani e stranieri, reduce da un'applauditissima tournée in Giappone, Paolo Peloso aggiunge oggi alla sua brillante carriera un'altra gemma di successo e di applausi. La vena musicale innata in lui e congenita -il padre Emilio era un ottimo organista ed un fine cultore di musica classica sacra e profana- gli è naturale e ad essa attinge con profusione di doti e di armonie quella sua spiritualità musicale che trasfonde poi nelle sue esecuzioni.
In questo suo momento di ascesa, ci piace ricordarlo giovanissimo, non ancora ventenne, direttore impegnato, stimato e sentito del nostro civico complesso bandistico. Già da allora si rivelava in lui il valente direttore di poi.
(..........) Queste mie poche e povere parole (...) vogliono essere un pò l'eco della stima e considerazione che Paolo Peloso gode nella sua città (........) la bravura di questo giovane maestro al quale gli Ovadesi tutti augurano una copiosa messe di future affermazioni e di meritati successi (1).

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NOTE del curatore:

1) L'autore riporta in calce all'articolo alcuni brani di critici musicali apparsi sulla stampa quotidiana del tempo e riguardanti i successi artistici di Paolo Peloso, brani che non riteniamo opportuno riportare in quest'opera.

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