La Nostra Ovada - Parte Seconda
I - Lo Stemma di Ovada

Lo stemma di Ovada è, come si dice araldicamente, oltre che stemma comunale, anche divisa di padronanza ad indicare l'essere stata Ovada soggetta alla Repubblica di Genova della quale adottò le insegne.
Esso ricalca fedelmente lo stemma di Genova: Croce rossa in campo d'argento, che il borgo di Ovada assunse quando avvenne il passaggio alla Repubblica verso la fine del XIII secolo. Una bellissima raffigurazione del primitivo biasone ovadese, l'abbiamo nell'antico Altare maggiore di S. Sebastiano, ora in S. Domenico.
Quando furono infeudati di Ovada i Trotti nel 1499, ed il Borgo elevato a Contea a favore dei medesimi da Luigi XII Re di Francia, lo stemma si fregiò della corona comitale che, ancora oggi, si può vedere sugli antichi esemplari.
Nel 1594, allorché fu canonizzato S. Giacinto - Domenicano - da Clemente VIII, una deputazione della Comunità ovadese, guidata dai Domenicani che in Ovada avevano un fiorente Convento, si recò a Roma ed ottenne dal Pontefice di avere il Santo come Patrono della Città. Ed è appunto in questa occasione ed in onore del Santo che la Comunità decretò di ornare lo stemma cittadino della stella domenicana di argento ad otto punte; privilegio che, appunto, le fu concesso dall'Ordine e che si mantenne sullo stemma fino a pochi anni or sono.
Oggi, lo stemma, pur mantenendo nelle sue linee generali la tradizione storica originaria, è stato leggermente modificato in particolar modo per la sua parte ornarnentale.

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Annotazione del curatore:

In seguito alla pubblicazione dei risultati delle ricerche storiche dell'Autore, il Comune di Ovada ha provveduto poi alla rielaborazione dello stemma civico ripristinando l'originale stella di argento domenicana ed aggiornando le attribuzioni secondo le regole dell'attuale araldica civica. A fianco lo stemma civico della Città di Ovada oggi.

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