Benvenuti su www.nonsoloovada.it!

Il NORAD intercetta San Nicola!

di Federico Borsari - 6 Dicembre 2023




Il NORAD è l'acronimo che va a definire la NORthamerican Aerospace Defense, cioè la difesa aerea (ed aerospaziale) del Nord America, gestita congiuntamente dal Canada e dagli Stati Uniti d'America e che sorveglia costantemente tutto ciò succede negli spazi aerei dei due stati ed anche dell'Alaska che, come sappiamo, è il quarantanovesimo degli Stati Uniti e fu "acquistata" dalla Russia nel 1867 ad un prezzo quasi "stracciato" (e fu un ottimo affare, poichè in Alaska esiste il più grande giacimento di petrolio del continente americano).
Dal 1950 il NORAD (che fino al 1958 si chiamava CONAD) monitora e sorveglia tutti i movimenti di qualsiasi cosa (aerei, elicotteri, missili, razzi, UFO e satelliti compresi) sorvoli i cieli di quell'ampia zona e, all'occorrenza, fa scattare le procedure di intercettazione, identificazione e (se necessario) abbattimento di un eventuale velivolo "nemico".

Norad intercetta Santa Claus

Ma, come avete potuto vedere nel video di apertura, ogni anno, e questo succede dal Natale dell'anno 1955, il NORAD monitora e segue il volo di Babbo Natale e ne rende pubblica la rotta consentendo inoltre, con le moderne tecnologie ed i socialmedia, di seguirla in "realtime".
Tutto ciò è molto bello ed anche assai suggestivo ma... che c'entra San Nicola con tutto questo?

Nonostante che questa figura sia ormai, da duecento anni, strettamente collegata al consumismo (e, soprattutto, ad una nota bevanda, nata con scopi medicinali ma poi divenuta beverage mondiale), il Babbo Natale che ha ormai rimpiazzato il nostro Gesù Bambino nel cuore e nell'animo di grandi e piccini e che viene raffigurato come un vegliardo pingue e barbuto che viaggia su di una slitta volante trainata da renne (anch'esse volanti, of course) e distribuisce i doni scendendo attraverso i camini anche nelle case dove i camini non ci sono... ebbene sì, anche lui, come moltissimi altri simboli "laici" che abitualmente utilizziamo, ha un'origine religiosa molto antica ed è la versione "moderna" di San Nicola di Myra, un Vescovo che visse ed operò in Turchia nel IV secolo, cioè millesettecento anni fa.

 San Nicola Nato in Grecia nel 270, di Nicola non si hanno molte notizie. Si sa che si trasferì a Myra (che oggi si trova in Turchia e si chiama Demre) e che lì fu ordinato sacerdote verso il 300. Sempre a Myra fu poi nominato, a furor di popolo, Vescovo ed in quella città svolse la sua attività religiosa fino al 6 Dicembre 343, quando morì ed il giorno della sua commemorazione è, come accade per tutti i Santi (tranne che per San Giovanni Battista, unico Santo di cui si festeggia la nascita), il 6 Dicembre.
Molto curiose furono, poi, le vicende delle sue spoglie mortali che, dopo che Myra nel 1087 venne occupata dai Musulmani, bisognava "liberare" dalle mani degli "infedeli" (ma anche noi, per i Musulmani, siamo "infedeli"; dipende dal punto di vista). In breve tempo partirono ben DUE spedizioni per andare a prelevare le spoglie di San Nicola, una da Venezia ed una da Bari. I Baresi, per cui la strada era più breve, arrivarono primi e "recuperarono" il "grosso" delle reliquie. Il resto (ossa di secondaria importanza) lo "lasciarono" ai Veneziani, che arrivarono secondi. Per la verità, bisogna dire che a questa "corsa" alle reliquie di San Nicola parteciparono anche i Genovesi che, purtroppo (anche per il fatto di dover "circumnavigare" la penisola), arrivarono buoni terzi e si dovettero "accontentare" di portare a casa qualche "resto" di San Giovanni Battista.
Oggi, quindi, le "reliquie" (cioè "ciò che resta") di San Nicola (che può essere appellato, indifferentemente, San Nicola di Bari o San Nicola di Myra) si trovano a Bari, nella Basilica a Lui dedicata, ed a Venezia, nella chiesa di San Nicolò.
Ma quando, come e perchè San Nicola è diventato Babbo Natale?

Nell'iconografia "ufficiale" del Santo lo vediamo mentre indossa la càsula rossa da Vescovo (a quei tempi non esistevano ancora i Cardinali ed il colore rosso definiva i Vescovi, che sono ancora oggi i massimi livelli della gerarchia cattolica) mentre con la sinistra regge tre "palle" e, a terra in basso alla sua destra, si vedono tre bambini che escono da un mastello pieno d'acqua (in questo caso, il mastello pieno d'acqua è un'allegorìa pittorica che rappresenta il ventre materno da cui esce la vita).
Se, poi, andiamo a controllare le varie categorie di personaggi di cui San Nicola è "protettore", oltre a tante figure (pescatori, farmacisti, vetrai, commercianti, avvocati, bottai, marinai, ecc.) troviamo anche che egli è protettore dei "bambini" e delle "prostitute". Ed è in questi due "patronati" che troviamo due delle motivazioni che hanno poi reso possibile la "trasformazione" di San Nicola in Babbo Natale e che hanno origine da due "miracoli" effettuati dal Santo.
Un padre di famiglia aveva tre figlie che, a causa dell'estrema povertà, erano costrette a prostituirsi. San Nicola, per tre volte, di notte, attraverso il camino della casa, introdusse tre sacchi pieni d'oro, uno per ogni figlia, evitando così che continuassero a prostituirsi e creando loro la dote necessaria per sposarsi (e per questo motivo, San Nicola è anche il Patrono delle ragazze che intendono sposarsi).
Un'altra volta, informato da alcune persone, San Nicola si recò presso una locanda e scoprì una storia al confronto della quale un film del nostro Dario Argento si rivelerebbe roba da dilettanti. L'oste, infatti, aveva ucciso tre bambini, li aveva accuratamente fatti a pezzi e li aveva messi a conservare sotto sale, ripromettendosi di cucinarli e servirli ai suoi avventori come carne "tenerissima". San Nicola, recuperati i vari pezzi e ripulitili dalla salatura, ricompose i tre corpi e ridiede loro la vita (la rinascita simboleggiata dal mastello).
Come si vede, già da queste cose si possono estrapolare alcune "leggende" che accompagnano tuttora Babbo Natale (vestito di rosso, doni portati attraverso il camino, donatore di (nuova) vita ai bambini, ecc.).
Ma queste cose, peraltro "vecchie" di quasi duemila anni, non giustificano la fama "mondiale" che oggi riscuote Babbo Natale-San Nicola.

Alcuni anni dopo la sua morte, furono i Bizantini a nominare San Nicola come protettore dei Marinai, e fu questo il primo gradino di un'ascesa verso una notorietà, dapprima religiosa e poi laica, che si completerà solo nei primi decenni del Novecento. Come patrono dei marinai, infatti, l'opera ed i miracoli di San Nicola divennero noti e famosi in tutta l'Europa e la sua figura si radicò soprattutto nei Paesi più settentrionali (Olanda, Belgio, Paesi Nordici e Russia (sì, perchè essendo stato nominato protettore di tutti i marinai, lo divenne amche per quelli di religione ortodossa)). In questo modo, San Nicola entrò presto e velocemente nella tradizione cristiana europea ed ogni Paese lo identificò con nomi diversi; ad esempio, in Olanda lo chiamarono "SinterKlaas", che sarà poi il "Santa Claus" che gli stessi Olandesi porteranno negli Stati Uniti d'America nel Seicento e che "ritornerà" qui da noi, con un nuovo vestito ed un nuovo nome (Babbo Natale) al seguito della già citata famosa bevanda gassata (che però, in origine, gassata non era) negli Anni Trenta del Novecento.
Qui in Europa, la Festa di San Nicola (lo ricordiamo: 6 Dicembre) divenne subito, assieme a Santa Lucia (di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo), la festività più importante (il Natale assunse la sua importanza solo dopo il Concilio di Trento) e molte città (ad anche Nazioni, soprattutto a Nord delle Alpi) lo considerarono come Patrono o, comunque, come figura religiosa di riferimento. Nel corso di millecinquecento anni, però (e non poteva essere diversamente), il trascorrere del tempo e le vicende storiche fecero "sfiorire" la popolarità di San Nicola che, dopo aver perduto la sua importanza "religiosa" a favore del Natale, cominciò a diventare una figura più che altro legata alla ricorrenza di portare doni ai bambini, e questo avvenne soprattutto nei Paesi dove si affermò la religione Protestante, che mantennero ben salda la tradizione dei doni ai bambini, ma spogliarono la figura della sua valenza religiosa.
E fu proprio "SinterKlaas" che, nel 1624, sbarcò negli Stati Uniti assieme agli Olandesi che fondarono la città di Nieuw Amsterdam, che venne poi conquistata, quarant'anni dopo, dagli Inglesi, che le diedero il nome di New York e che cambiarono nome anche a Sinterklaas, facendolo diventare "Santa Claus".
Le vicende storiche del nuovo continente, che videro dapprima le guerre tra i "colonizzatori" (olandesi, portoghesi, inglesi, spagnoli e francesi), poi la rivoluzione del 1775 e la dichiarazione di indipendenza dell'anno seguente, poi il lungo conflitto con gli Inglesi (che durò fino al 1812) e, infine, la guerra civile del 1861-1865, impedirono a San Nicola (ora divenuto, per tutti, Santa Claus) di riprendere la sua importanza sociale (quella religiosa era già finita da un bel pezzo) che, però, cominciò a riprendere forza proprio nel corso del XIX secolo grazie ai testi di alcuni scrittori "americani" che, con l'intento "sociale" di affermare alcuni valori (la famiglia, la solidarietà, la generosità, l'altruismo e via discorrendo) andarono a ripescarne la figura, spogliandola di ogni riferimento religioso e facendola diventare, appunto, un "testimonial" della filosofia di vita (e di sviluppo) degli Stati Uniti di quegli anni. Questo personaggio venne descritto nei suoi tratti somatici ancora attuali, cioè un pingue, gioviale e bonario anziano, munito di una lunga barba bianca (a proposito, se tornate sopra a riguardare l'immagine di San Nicola, constaterete che anch'egli aveva barba, baffi e capelli bianchi) e divenne ben presto un simbolo apprezzatissimo e conosciutissimo, di grande importanza sociale per la società americana di quel tempo. Ovviamente, la sua attività era sempre quella originale, cioè portare regali ai bambini, ma risalgono proprio a questi anni le sue "dotazioni tecnologiche" più moderne, cioè la slitta e le renne volanti. Sul colore del suo vestito, in questo periodo, non c'è molta uniformità; qualcuno lo descrive verde, altri grigio, altri ancora rosso. Il colore rosso diventerà "ufficiale" per tutti nel 1931 quando fu la già citata ditta produttrice della famosa bevanda, inventata da Pemberton nel 1886, ad "arruolare" Santa Claus tra i suoi testimonials, vestendolo con i suoi "colori", cioè rosso e bianco.
Con gli sbarchi alleati in Francia ed Italia della Seconda Guerra Mondiale, assieme alle sigarette americane, alla cioccolata americana ed al chewing-gum (americano pure quello), sbarcò anche la famosa bevanda e, con essa, ritornò in Europa lui, il vecchio SinterKlaas, che non era mai stato dimenticato ma che adesso, rimesso a nuovo, truccato, lucidato e dotato di prodigiosi mezzi tecnologici, riesce -in una sola notte- a portare i regali non solo ai bambini di una Nazione, bensì a tutti i bambini del Mondo!
"Santa" (amichevole abbreviazione del suo nome) qui da noi si chiama Babbo Natale e, ovviamente, anche qui da noi fa quello che deve fare, cioè portare i doni ai bambini italiani che, come fanno per tradizione molti bambini del Mondo, durante l'anno gli scrivono le letterine di Natale contenenti i loro desideri. Babbo Natale ha molte residenze, tutte nel nord del Mondo (Alaska, Norvegia, Nord del Canada, Lapponia, ecc.) ma quella più nota è certamente quella di Korvatunturi, vicino a Rovaniemi, dove Babbo vive con la moglie (che si chiama Jessica Maria) e da cui parte la notte di Natale per il suo "giro" mondiale di distribuzione dei doni.

 Norad Track Santa Qualche giorno prima del Natale dell'anno 1955, i titolari di un grande negozio di giocattoli di Colorado Springs hanno un'idea geniale: invitare i bambini della città a telefonare "direttamente" a Santa Claus (cioè al loro negozio) ed esprimergli "di persona" i loro desideri (una "telefonatina di Natale" invece della solita "letterina"). L'idea è ottima e moltissimi bambini chiamano Babbo Natale ma al negozio il telefono non squilla neppure una volta ed i titolari non si capacitano della mancanza di telefonate. Un vero e proprio mistero.
Qualche giorno prima del Natale dell'anno 1955, il Colonnello Harry Shoup è di servizio alla Sala Comando NORAD (ma allora si chiamava ancora CONAD). Di fronte agli schermi radar che mostrano la situazione istante per istante dei cieli degli Stati Uniti e del Canada, egli ha sulla scrivania due telefoni, uno normale di colore nero ed uno, di colore rosso, collegato direttamente col Pentagono. In piena Guerra Fredda, giorno dopo giorno, si spera (e si prega) che il telefono rosso non squilli mai. E invece, proprio quel giorno, squilla. E Shoup risponde (testo originale della telefonata).
"Colonel Shoup"
... Silenzio...
"Colonel Shoup!"
".. Is this Santa Claus?" risponde finalmente una voce di bambino
Shoup rimane per qualche istante interdetto, poi a sua volta risponde
"Is this a joke?"
ma poi, ricordandosi che il numero del telefono rosso è conosciuto solo dagli Alti Gradi Militari del Pentagono e che non può certamente essere utilizzato per fare scherzi, si rende conto di trovarsi di fronte alla telefonata di un vero e proprio bambino che, per davvero, crede di parlare con Babbo Natale. Allora cambia atteggiamento.
"Ho,ho,ho!... Of course this is Santa Claus. Have you been a good boy?"
e continua per qualche minuto a parlare col bambino, che gli dice i giocattoli che desidererebbe ricevere e gli chiede se è possibile portare un piccolo regalo anche per la sua mamma.
"I will, I will. In fact, could I speak to your mommy now?"
Una volta fattosi passare la mamma al telefono, Shoup le chiede come ha fatto ad avere quel numero di telefono e lei, semplicemente, gli risponde che l'ha letto sull'annuncio di un giornale locale.
A questo punto Shoup si rende, drammaticamente, conto che uno dei numeri più segreti della rete militare Nordamericana è fottuto. Ed infatti, non appena posa la cornetta, ecco che il telefono rosso suona di nuovo. Risponde e, dall'altra parte del filo, c'è un altro bambino che chiede di Babbo Natale.
A questo punto nella sala comando scatta il panico. Il numero segreto non lo è più e, inoltre, viene intasato dalle continue telefonate dei bambini. E' emergenza totale.
Shoup prende allora alcune decisioni che risolveranno la situazione e daranno origine a quello di cui abbiamo parlato all'inizio dell'articolo.
Chiama i tecnici dell' AT&T, che curano le linee telefoniche, e gli fa "girare" le telefonate in arrivo sul telefono rosso verso il telefono normale, dopodichè fa "dedicare" una nuova linea "segreta" sul telefono rosso con il Pentagono. Infine, poiché il vecchio numero ex-segreto è ormai di dominio pubblico e le telefonate dei bambini continuano ad arrivare, decide di non eliminarlo e lo mantiene attivo, incaricando un paio di persone di parlare con i bambini.
Da quel giorno, fino a tutt'oggi, questa consuetudine del NORAD di ricevere le telefonate per Santa Claus da parte dei bambini è sempre attuata e viene svolta, come volontariato, sia da militari che da civili (tra cui anche persone famose come , ad esempio, Michelle Obama), che ricevono le telefonate (ma adesso anche le e-mail) da parte di bambini di tutte le nazioni del Mondo.
A questo "servizio" si è poi aggiunto, con l'avvento di Internet, il progetto "NORAD Tracks Santa", che è un'iniziativa multimediale (disponibile anche sui socialmedia) che è attiva nel mese di Dicembre e che la notte di Natale mostra il viaggio che Babbo Natale, dopo essere partito dal Polo Nord, effettua per il Mondo portando i regali ai bambini. Quest'iniziativa è disponibile anche tramite apposite apps per i cellulari. Il sito internet è questo (in questi giorni si vedono i preparativi di Babbo Natale; il 24 Dicembre si potrà seguire il suo viaggio): pagina italiana.


Cosa c'è di vero in questo racconto? Cosa c'è di falso in questo racconto?
Non ha importanza. E' un racconto di Natale e quindi... Buon Natale a tutti!