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Araldica Nostrana: Il Casato dei Ferrando.


Articolo n. 121 - Pubblicato su "Il Gazzettino Sampierdarenese" del Novembre-Dicembre 1989

 Ferrando Già un paio di volte il Dott. Ottavio Ferrando, Notaro in Teglia, ha scritto in Redazione per sollecitarmi a ricordare su queste colonne il cognome Ferrando. Dico subito che non riuscirò ad accontentarlo se non in minima parte, in quanto su tale cognome la letteratura araldica nazionale ed ufficiale è molto parsimoniosa e, per ciò che riguarda i più prestigiosi ricercatori quali il Crollalanza e lo Spreti, sono affatto muti sull'argomento. Dunque: secondo il De Felice il cognome con la variante Ferrandi è diffuso con altissima frequenza in Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. Risale al nome proprio medioevale 'Ferrando' da un originario soprannome dato in relazione al colore grigio ferro proprio del mantello di un tipo di cavalli e, in uso estensivo, di capelli, barba e baffi brizzolati che ricordano il colore del ferro. E' probabilmente di origine germanica, propriamente visigota. In araldica, e specificatamente per la Liguria, bisogna avvalersi di ricercatori locali quali lo Scorza, il Franzone, il Della Cella, il Federici, che ci hanno tramandato ben cinque diversi blasoni di altrettanti casati Ferrando. Il Comm. Ernesto Beraldo, insigne studioso di questioni araldiche e genealogiche, ha tracciato tempo fa, sul bollettino parrocchiale di Rossiglione un breve studio del quale ci serviamo per queste note. Secondo la sua tesi, suffragata da documenti probanti, il più antico documento che indica i Ferrando è un atto del 1188 dove un certo 'Guilielmus Ferrandus' è teste in 'Instrumentum Juramenti pacis factae per Januenses cum Pisanis'. Nel 1260 un Federico fa parte del Collegio degli Anziani, così come un Antonio nel 1337. Nel 1346 Meliano Ferrando comanda una galera nell'armata di Simone Vignoso ed altri di tale cognome sono Anziani nel 1353, 1354 e 1399. In un contratto del 1343, per merce che dalla Toscana deve arrivare a Pera, troviamo un Mario Antonio Ferrando contraente ed in parte armatore del naviglio allo scopo allestito.
Da quel tempo e per un periodo abbastanza lungo nessuno più di questo cognome si vede menzionato nelle memorie di Genova, tanto da dare sospetto che fosse estinto e far dire al Della Cella: "al presente (1783) molti Ferrandi si sentono in Genova e nel suo Dominio, in onesta e civile condizione; mercanti, notari, farmacisti, cittadini e degni ecclesiastici" pur non citandone alcuno. Devesi dedurre che i membri dei diversi rami del casato pur vivendo e lavorando in Genova e nel Genovesato, si tennero generalmente in ombra e non apparvero pubblicamente. Durante il periodo della Repubblica Democratica Ligure, nel 1797, un Francesco Emilio Ferrando siede a far parte del Governo Provvisorio ed è eletto membro della Municipalità di Sestri Ponente. E' ricordato con l'intitolazione di una strada. Mons. Stefano Ferrando, salesiano nativo di Rossiglione è Vescovo di Shilong in India, dove ha fondato ospedali, chiese, scuole, aziende agricole ed è anche valido oratore e scrittore. Nell'antichità Fulgenzio Ferrando fu scrittore ecclesiastico africano, vissuto nel VI secolo. Parente di S.Fulgenzio di Raspe, lo accompagnò nell'esilio in Sardegna e ne scrisse un'interessante biografia. Fu anche Diacono di Cartagine.
E veniamo agli stemmi: come già detto sono vari e diversi l'uno dall'altro, il che ci fa pensare che le famiglie che a suo tempo li adottarono non avessero parentela tra di loro, non proveniendo dallo stesso ceppo ma avendo in comune soltanto il cognome.

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